NAVILEDO

Naviledo, grazie alla sua eccellente esposizione al sole, è situata in mezzo ad una vasta coltivazione di vigne; il suo toponimo ha appunto il significato di piantagione di nuove vigne, dette novelle. Tra le frazioni di Montecrestese, è una delle più interessanti a livello architettonico: si conservano alcuni edifici medioevali pressochè intatti, tra cui delle abitazioni in pietra dei secoli XIII-XIV, con strutture caratteristiche dell’architettura locale. Vi sono anche case antiche con ampi solai esposti al sole, i tipici astric, dove non era raro un tempo vedere grandi quantità di uva stesa ad appassire, segale e granoturco ad essiccare. La strada comunale divide la frazione in due distinti gruppi di abitazioni che si denominano “Naviledo di sopra” e “Naviledo di sotto”.

 L’oratorio di S. Rocco

L’oratorio di S. Rocco di Naviledo: ha chiara origine votiva e si può supporre che l’occasione sia stata quella della peste del 1513. La struttura venne successivamente modificata nel corso del XVII secolo: nella visita pastorale del 1690 l’oratorio appariva nella forma attuale.

Abitazione Guglielmini

 questa casa settecentesca con cortile, forno e pozzo presenta sulla facciata l’affresco della Madonna Immacolata fra i Santi Pietro e Antonio da Padova con lo stemma della famiglia. Sulla casa Leonardi poco distante, è presente una pittura seicentesca attribuibile a Carlo Mellerio.

Il forno

  Alcune volte all’anno, tutte le famiglie della frazione si accordavano affinché ogni nucleo familiare potesse preparare e cuocere il proprio pane di farina di segale, senza mai far raffreddare il forno.

La fontana in pietra

ha accanto un lavatoio coperto da una volta, reca la scritta S.DI.N.1871 (Squadra di Naviledo). Gli abitanti durante un periodo di siccità, non avendo sorgenti in vicinanza, nel 1871 decisero di costruire un proprio acquedotto.