Alteno, dal latino “Altus” (alto), grazie alla posizione elevata e all’ottima esposizione, è frazione storicamente vocata alla viticoltura. Già nel 1222 in questi luoghi avevano vaste proprietà i signori Di Castello.
Poco distante dalle abitazioni, lungo l’antica mulattiera, è da notare la Cappella delle Anvelle, anch’essa in qualche modo connessa alla coltivazione della vite. Le “anvelle” infatti non sono altro che viti novelle ossia le barbatelle o viti nuove. Di particolare importanza ad Alteno era la ormai crollata Casa Forte De Rodis, impreziosita dalle
decorazioni eseguite dal pittore Giacomo da Cardone nel 1548, ancora nella fase giovanile della sua produzione e alla ricerca di un preciso stile pittorico. L’unico dettaglio sopravvissuto al crollo è il “busto della suonatrice” (2), conservato nella sala consiliare del Municipio di Montecrestese.