E’ una frazione molto antica, come testimoniato dalla presenza del celebre tempietto lepontico, risalente al I sec. d.C. ed è sempre stata abitata grazie alla bella posizione e al facile accesso. Il toponimo deriva probabilmente da “robur” (rovere). In questa frazione si ripetono le strutture architettoniche e le tipologie costruttive che si ritrovano nel resto del Comune.
A Roldo ci sono tracce degli antichi forni del pane, degli abbeveratoi, dei torchi, cantine molto profonde, pozzi e non mancano le pitture murali. La piu’ antica, ma molto sbiadita ed evanescente, rappresenta la Madonna con il Bambino e due devoti ai piedi e si trova sulla “Casa Giovanninetti”, la cui costruzione risale al 1613; il pittore potrebbe essere lo stesso che gia’ aveva realizzato affreschi simili a Chezzo ed a Veglio.
Il tempietto
Individuato nei primi anni ’70 dallo storico locale Don Tullio Bertamini, il tempietto presenta una struttura architettonica tipica degli edifici cultuali del I sec. d.C.
La storia del tempietto
Unico esempio di architettura religiosa pagana prealpina sopravvissuto fino ai giorni nostri, il tempietto è probabilmente dedicato ad una divinità solare. Nella foto un raggio di sole illumina l’interno del tempietto il giorno del solstizio d’inverno.
Il lavatoio
Il lavatoio era il punto di incontro di ogni frazione, nei pressi del quale si chiacchierava, ci si scambiavano le notizie e si condividevano gli stessi problemi. Quello presente a Pontetto risale al 1927.
Il forno del pane
Il vecchio forno del pane di Pontetto, recentemente restaurato, è ancora funzionante e può essere visitato. La struttura ospita anche un ecomuseo dedicato alla civiltà e alla cultura rurale.