VEGLIO

La frazione di Veglio si trova ai confini del territorio comunale di Montecrestese.
Insieme a Pontetto è uno dei nuclei abitati più antichi e svolgeva funzione di controllo all’entrata della Valle Antigorio.
Il toponimo deriva dalla radice latina vigilia, cioè luogo di vigilanza, testimoniato anche dalla presenza della casa torre.
Le case più antiche risalgono ai secoli XIII-XIV e conservano tracce di muratura ad opus spicatum, tipica del periodo romanico; molte altre furono ricostruite nei secoli seguenti e specialmente nel XVI secolo.
Negli anni Cinquanta del Novecento la frazione fu progressivamente abbandonata, a causa di un supposto, imminente crollo della montagna sovrastante, che si rivelò poi infondato.
Con l’abbandono, molte abitazioni sono crollate ed altre sono pericolanti.

 

Oratorio S.Marco

 

Non si conosce la data di costruzione del primo oratorio, documentato nel XVI secolo e poi modificato ed ingrandito nella prima metà del Seicento. La facciata presenta delle nicchie rettangolari affrescate e un’apertura semicircolare sopra al portale d’ingresso. Gli arredi interni hanno purtroppo subito furti e danni.

 

Ruderi delle casetorri o “Castello dei Picchi”.

 

Questa costruzione, dalla quale dominavano i signori locali, apparteneva al sistema di segnalazione e di difesa dell’Ossola. I ruderi attuali sono il frutto di un ampliamento corso durante il XVI secolo; in origine la struttura, databile tra i secoli XI e XII, era formata da un mastio circondato da un modesto muro di difesa, probabilmente merlato, come ancora appare il “castello” di Masera.

Affreschi e Cappella della Madonna delle Grazie

 

Tra le pitture murali devozionali di Veglio, la più antica è stata affrescata nel cortiletto della casa appartenuta alla famiglia Senestraro. L’ignoto pittore ha raffigurato la Madonna seduta in trono con il Bambino, datata 1607. Al centro di Veglio sorge anche una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie con ai lati le immagini di S. Giovanni evangelista e S. Pietro.

I lavatoi

 

Il lavatoio, oltre ad essere il luogo dedicato al lavaggio degli indumenti e degli stracci per il lavoro, era anche il punto di incontro di ogni frazione, nei pressi del quale si chiacchierava, ci si scambiavano le notizie e si condividevano gli stessi problemi.